la bugia una prerogativa di pinocchio
La bugia una prerogativa di Pinocchio?

La bugia una prerogativa di Pinocchio?

Una cosa è certa, i bambini mentono!

Ma questo non può essere un problema e comunque qualora lo dovesse diventare è direttamente proporzionale all’età del bambino.
I bambini mentono, e parlo generalizzando, perché mentre è cosa comune il farlo le motivazione che spingono alla bugia sono le più svariate. C’è chi mente perché consapevole di aver sbagliato e quindi si aspetta il rimprovero da parte dell’adulto. C’è chi mente perché non comprende il senso della bugia, questo avviene soprattutto nei bambini più piccoli che ancora non vanno all’asilo. C’è poi chi lo fa per non dover affrontare le regole degli adulti, quasi sempre imposte e mai spiegate, e pertanto non condivise.
Una cosa però le accomuna tutte la consapevolezza da parte del bambino dell’imminente rimprovero.
Per noi genitori il problema, infatti, non sta nella bugia in quanto tale, quanto nel dover affrontare la cosa e in che modo: ignorandola, punendola, facendoci un sermone sopra.
Spesso però il problema per l’adulto è anche l’idea di aver perso il controllo sul bambino che, inesorabilmente ha sempre meno bisogno di lui mentre si avventura nel mondo con tutti gli errori che il farlo comporta.

Quindi che fare? Niente e tutto!

Di certo non aggredirlo ma incoraggiarlo a parlarne senza chiedergli di ammettere eventuali colpe, questo non farebbe che accrescerne il senso di inadeguatezza nel presente e perdita di stima in se stesso nella vita.
Date quindi a vostro figlio sempre la possibilità di rimediare e di comprendere gli svantaggi del mentire a fronte dei vantaggi facendogli vivere l’esperienza del benessere che si prova nell’ammetterlo.

Un imprenditore raccontava in modo fiero “io non sbaglio mai, faccio delle azioni che non portano al risultato sperato”. Una grande verità!

Nella vita infatti, il problema non è tanto sbagliare quanto il non imparare dalle proprie azioni e capire che la bugia non risolve l’insuccesso bensì lo cela agli altri e comunque dentro di te resta sempre presente in modo vivido e chiaro.
Pertanto caro genitore, cerca soprattutto di capire come mai a tuo figlio resta difficile essere onesto e di contro senta il bisogno di mentire.
L’onestà è come una pianta che va annaffiata quotidianamente e per farlo devi essere tu il primo a dare il buon esempio a tuo figlio con le tue azioni per poi lodalo quando dimostra di esserlo stato.
Spesso sono proprio i piccoli gesti della quotidianità a insinuare nel bambino il dubbio, basta una semplice telefonata della suocera o del capo ufficio a cui ti neghi “digli che non ci sono“, il mentire sull’età di tuo figlio per entrare in quella giostra vietata agli under …
Se poi alla fine la cosa si fa seria, innanzi tutto fai un “mea culpa” poi reagisci in maniera chiara e inequivocabile con punizioni coercitive e mai lesive.

E ricorda, le punizioni qualunque siano non dovrebbero mai essere troppo severe, il rischio è che tuo figlio menta per proteggersi proprio da te.



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